Le zone artiche stanno subendo rapidi cambiamenti che alterano i processi biogeochimici nei suoli alle alte latitudini. La maggior parte degli studi sui suoli e sul permafrost artici viene condotta durante il periodo estivo, per via della facilità di accesso, campionamento, funzionamento degli strumenti ed esecuzione delle misure. Tuttavia, è sempre più evidente che l'attività microbica continua anche durante l'inverno e le stagioni di transizione. La comprensione e previsione delle dinamiche stagionali dei suoli artici è quindi di importanza fondamentale, soprattutto se si considera che l'inverno è il periodo più sensibile al riscaldamento climatico. In un articolo, recentemente pubblicato su Earth-Sicence Reviews e co-autorato da una ricercatrice IGG, sono sintetizzati i più recenti avanzamenti nello studio e modellizzazione del funzionamento dei suoli artici durante tutto l'anno. Viene messa in evidenza la stagionalità dei processi biotici e abiotici e l'importanza di rappresentarli con accuratezza nei modelli. Una maggiore attenzione ai processi stagionali sarà fondamentale per migliorare i set di dati e i modelli dei cicli biogeochimici e il destino del reservoir di carbonio contenuto nei suoli artici.

Riferimento bibliografico

Zhou Lyu, Pacifica Sommers, Steven K. Schmidt, Marta Magnani, Mihai Cimpoiasu, Oliver Kuras, Qianlai Zhuang, Youmi Oh, Maria De La Fuente, Margaret Cramm, James A. Bradley, 2024. Seasonal dynamics of Arctic soils: Capturing year-round processes in measurements and soil biogeochemical models, 2024, Earth-Science Reviews,254,104820, https://doi.org/10.1016/j.earscirev.2024.104820.

Per informazioni: Marta Magnani, CNR-IGG (marta.magnani@igg.cnr.it).