Lo studio della deformazione in zone di subduzione esumate è fondamentale per comprendere il ciclo sismico e i processi associati che avvengono in profondità nella crosta terrestre.

Un team di ricerca italo-giapponese ha studiato una valle fluviale nella Sanbagawa Belt sull’Isola di Shikoku, che espone rocce metamorfiche originariamente subdotte a profondità fra 30 e 40 km. 

Molteplici tecniche analitiche sul campo e in laboratorio sono state utilizzate per estrarre informazioni su pozioni di rocce metamorfiche polideformate. 

In particolare, grazie all’applicazione della termometria RSCM sul materiale carbonioso, la geocronologia degli zirconi, e la modellizzazione termodinamica delle paragenesi mineralogiche, abbinate alla classica analisi strutturale-petrografica, è stata individuata una zona di taglio nascosta che era attiva durante l’esumazione di rocce subdotte in profondità, trasportate al di sopra di sedimenti all’interfaccia di subduzione. Questa scoperta apre la strada a studi successivi dei processi di subduzione nel Giappone Sud-Orientale.

Riferimento bibliografico

Papeschi, S., Kawaguchi, K., Okazaki, K., Hayasaka, Y., & Hirose, T. (2025). Plate Interface Shear Zone in the Sanbagawa Metamorphic Belt, Constrained by RSCM Thermometry, U–Pb Zircon Dating and Phase Equilibria Modelling in the Sarutagawa Region, Central Shikoku, Japan. Journal of Metamorphic Geology. Doi: https://doi.org/10.1111/jmg.12807.

Per informazioni: Samuele Papeschi, CNR-IGG (samuele.papeschi@igg.cnr.it).