Un gruppo internazionale, coordinato da ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e del CNR-IGG, ha pubblicato sulla nota rivista Nature Communications, un nuovo studio sugli effetti del riscaldamento globale in aree di alta montagna. L’integrazione di dati di campo, ottenuti posizionando più di 150 sensori in aree proglaciali di Alpi, Ande ed Isole Svalbard, ed informazioni ottenute da Remote Sensing ha consentito di ricostruire i cambiamenti nella temperatura del suolo negli ultimi 20 anni. Il riscaldamento è risultato essere particolarmente intenso sulle montagne delle aree tropicali e sub-tropicali, e nelle zone in prossimità dei ghiacciai, ed è stato frequentemente associato ad una diminuzione del numero di giorni con neve al suolo.

Riferimento bibliografico

Marta, S., Zimmer, A., Caccianiga, M. Gobbi, M., Ambrosini, R., Azzoni, R. S., Gili, F., Pittino, F., Thuiller, W., Provenzale, A. and Ficetola, G. F. Heterogeneous changes of soil microclimate in high mountains and glacier forelands. Nat Commun 14, 5306 (2023). https://doi.org/10.1038/s41467-023-41063-6

Per informazioni Silvio Marta (silvio.marta(at)igg.cnr.it), Antonello Provenzale (antonello.provenzale@igg.cnr.it)