Nuovo studio sui vulcani di fango sottomarini dello Scoglio d’Affrica
Quattro vulcani di fango sottomarini sono stati recentemente scoperti nel settore più settentrionale del Bacino Tirrenico, in seguito all’eruzione di uno di essi nel 2017 nei pressi dello Scoglio d’Affrica. L’eruzione è avvenuta pochi mesi dopo una sequenza sismica che ha colpito l’Italia centrale (Mwmax 6.5–6.6) e che potrebbe averne rappresentato il fattore scatenante. Questi vulcani di fango si trovano sulla sommità e ai margini di un alto morfostrutturale noto come la dorsale Elba-Pianosa (EPR). Lo studio, pubblicato ad accesso libero, evidenzia come l’assetto strutturale dell’EPR gioca un ruolo primario nello stoccaggio e nella successiva migrazione verso l’alto di fluidi di origine profonda. I risultati supportano l’ipotesi che l’EPR corrisponda a una struttura compressiva delimitata ai margini da faglie normali ad alto angolo. I dati di perforazione indicano la presenza di sovrapressioni significative, associate a un aumento dei gas idrocarburici nel nucleo dell’antiforme, suggerendo l’esistenza di un serbatoio di fluidi in profondità. Il messaggio principale proveniente da questo studio è che i vulcani di fango possono formarsi anche nelle parti più interne di una catena dove gli sforzi compressivi si sono ormai estinti. Anticlinali inattive hanno ancora la capacità di raccogliere e pressurizzare fluidi profondi, i quali si accumulano nel nucleo della piega e possono infine generare vulcani di fango.
Riferimento bibliografico
Bonini, M., Del Ventisette, C., Lanari, R., Lupi, M., Maestrelli, D., Nirta, G., ... & Montanari, D. (2025). Tectonic controls on the submarine Scoglio d’Affrica mud volcanoes (Northern Apennines hinterland). Marine and Petroleum Geology, 107467. https://doi.org/10.1016/j.marpetgeo.2025.107467.
Per informazioni: Domenico Montanari (domenico.montanari@cnr.it) e Marco Bonini (marco.bonini@cnr.it).
