Il castagno nel biomonitoraggio dei siti minerari a potenziale rischio ambientale
Le Alpi Apuane (Toscana settentrionale) sono state caratterizzate da differenti tipi di mineralizzazioni coltivate, in maniera discontinua, fino alla fine degli anni ottanta del secolo scorso. Con la chiusura delle attività estrattive, anche l’interesse scientifico per questi giacimenti minerari, si è notevolmente ridotto. Recentemente, la scoperta di una rilevante anomalia a tallio (Tl) nelle mineralizzazioni a barite, pirite e ossidi di ferro e la presenza di questo elemento nella rete idrica dell’acquedotto di Valdicastello Carducci-Pietrasanta hanno prodotto un rinnovato interesse scientifico per l’area.
I ricercatori dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse insieme ai colleghi dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del CNR e del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, dell’Università di Firenze hanno individuato come gli alberi di castagno (Castanea sativa Mill.) possano assorbire e accumulare metalli e metalloidi potenzialmente tossici e che, quindi, possano essere utilizzati per monitoraggio ambientale di potenziali aree a rischio ambientale, come i siti minerari. Il lavoro ha evidenziato che il castagno è in grado di fornire anche informazioni sulla composizione chimica delle rocce del substrato, permettendo di identificare anomalie geochimiche che non erano ancora conosciute.
La ricerca apre a nuove prospettive sull’utilizzo degli alberi anche per prospezioni minerarie o per scopi archeologici. Inoltre, evidenzia l'importanza di integrare gli studi geologici, dall'indagine di terreno alle analisi geochimiche, con quelli ecosistemici per una corretta gestione delle risorse naturali e di problematiche ambientali.
Riferimento bibliografico
Traversari, S.; Cocozza, C.; Vannucchi, F.; Rosellini, I.; Scatena, M.; Bretzel, F.; Tassi, E.; Scartazza, A.; Vezzoni, S.; 2024. Potential of Castanea sativa for biomonitoring As, Hg, Pb, and Tl: A focus on their distribution in plant tissues from a former mining district. Science of The Total Environment, 947(174446) https://doi.org/10.1016/j.scitotenv.2024.174446
Per informazioni: Silvia Traversari, CNR-IRET (silvia.traversari@cnr.it); Simone Vezzoni, CNR-IGG (simone.vezzoni@igg.cnr.it).