Il Progetto europeo H2020 Ecopotential, coordinato dal CNR, è stato ospitato al Parlamento europeo

La scorsa settimana, dall’otto al dodici gennaio 2018, nella sede del Parlamento Europeo di Bruxelles, il progetto Horizon 2020 ECOPOTENTIAL ha presentato una mostra fotografica che illustra aree protette oggetto di studio del progetto e le attività di ricerca che vi si svolgono.

La scorsa settimana, dall’otto al dodici gennaio 2018, nella sede del Parlamento Europeo di Bruxelles, il progetto Horizon 2020 ECOPOTENTIAL ha presentato una mostra fotografica che illustra aree protette oggetto di studio del progetto e le attività di ricerca che vi si svolgono.

L' evento è stato ospitato dall' europarlamentare Monika Hohlmeier, vicepresidente della commissione per il bilancio e presidente dell'intergruppo "Cielo e spazio" del Parlamento europeo. Monika Hohlmeier e Kurt Vandhenberge, dirigente del Direttorato “Ricerca e Sviluppo” della Commissione europea, hanno introdotto la mostra illustrando l'importanza per la conservazione della biodiversità della rete delle aree protette europee: esse assolvono al compito di conservazione della natura e, al tempo stesso, contribuiscono al benessere delle popolazioni, in particolare a livello locale, contribuendo anche a mitigare l' impatto dei cambiamenti climatici. Si stima che la rete mondiale delle aree protette immagazzini almeno il 15% del carbonio terrestre.

Monika Hohlmeier e Kurt Vandhenberge hanno sottolineato il ruolo chiave della ricerca scientifica per monitorare, comprendere e prevedere i cambiamenti degli ecosistemi che si verificano in queste aree. Hanno inoltre ribadito il loro pieno sostegno a programmi UE di successo come Horizon2020, Copernicus e il programma LIFE.

Entrambi hanno riconosciuto l'importanza di progetti di ricerca come ECOPOTENTIAL, in particolare per la realizzazione di risultati concreti non solo per gli utenti a livello locale in Europa, ma anche per la società e i decisori politici.

Antonello Provenzale, Direttore dell’ Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR e Carl Beierkuhnlein, coordinatori del progetto ECOPOTENTIAL, hanno spiegato come l'Europa investe ingenti risorse nell' osservazione della Terra (dallo spazio e in situ) e nella protezione delle aree naturali. Appare quindi logico sostenere la ricerca volta ad ottenere prodotti concreti da questi investimenti. In questo contesto, il progetto ECOPOTENTIAL promuove l'utilizzo dei dati satellitari messi a disposizione attraverso il programma Copernicus, nonché delle misurazioni sul campo, per comprendere e monitorare i cambiamenti negli ecosistemi e rendere più efficace la gestione delle aree protette.

Sulla base delle conoscenze acquisite nelle singole aree protette, ECOPOTENTIAL affronta le interazioni ecologiche e ambientali a diversi livelli, dalla scala locale a quella continentale. Tutti i dati, i risultati dei modelli e le conoscenze acquisite sono resi disponibili su piattaforme comuni e aperte, e contribuiscono ad alimentare GEOSS, il sistema di banche dati del “Gruppo di Osservazione della Terra” (GEO). ECOPOTENTIAL segue inoltre attivamente gli sviluppi dell'iniziativa EUROGEOSS lanciata nel 2017 all’ Assemblea Plenaria di GEO. 

La mostra presenta 23 pannelli, oltre a due pannelli generali, che raccontano la storia di ciascuna delle aree protette oggetto di studio nel progetto, e sarà nuovamente esposta al Comitato delle Regioni di Bruxelles a partire dalla fine di gennaio. I pannelli forniscono esempi concreti di come i satelliti e i dati in situ possano essere utilizzati come fonte di informazioni per le esigenze concrete dei gestori dei parchi. Per esempio, Felix Medina, rappresentante dello staff di El Cabildo de La Palma - una delle aree protette del progetto - ha spiegato che "le specie invasive e gli incendi boschivi minacciano l'ecosistema insulare. ECOPOTENTIAL e l'utilizzo di strumenti di telerilevamento ci hanno permesso di comprendere meglio la diffusione delle specie e degli incendi boschivi, acquisendo conoscenze importanti per preservare i nostri ecosistemi, che sono unici".