Lo studio descrive l'elaborazione di dati geochimici e isotopici combinata con l'analisi statistica volta a riconoscere i valori di fondo del contenuto in trizio nelle acque sotterranee per identificare, con un livello di sensibilità molto elevato, eventuali contaminazioni dovute alla dispersione del percolato. L'approccio adottato conferma che il contenuto di trizio è un tracciante efficace del percolato di discarica, sia per l'elevato contrasto tra acque sotterranee e percolato, sia per le sue caratteristiche conservative. Queste caratteristiche fanno del trizio il tracciante del percolato per eccellenza, di gran lunga preferibile a qualsiasi altra sostanza chimica, le cui variazioni possono essere influenzate da processi chimici e fisici diversi dalla contaminazione del percolato. Questi risultati sono particolarmente importanti per l'applicazione del principio "chi inquina paga".

Riferimento bibliografico:

Brunella Raco, Raffaele Battaglini. Tritium as a tool to assess leachate contamination: An example from Conversano landfill (Southern Italy), Journal of Geochemical Exploration, Volume 235, 2022, 106939, ISSN 0375-6742,

https://doi.org/10.1016/j.gexplo.2021.106939

Per ulteriori informazioni:

Brunella Raco (CNR-IGG, brunella.raco@igg.cnr.it)