Il clima che cambia, uno sguardo sulle siccità in Nord Italia

Negli ultimi cinquant’anni sono aumentate le condizioni siccitose in Europa meridionale come conseguenza dei cambiamenti climatici in corso. Anche in Italia del nord, aree sempre più estese sono colpite più frequentemente da siccità, generando un aggravarsi degli impatti negativi sui sistemi naturali, agricoli e socio-economici.

Recentemente, l’Università di Torino e l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno analizzato le caratteristiche delle siccità in Nord Italia. Sono stati identificati i principali eventi di siccità in termini di durata, intensità e percentuale di area coinvolta nel periodo attuale (1965-2017) e nelle proiezioni per l’immediato futuro (2021-2050) e il lontano futuro (2071-2100).

I dati mostrano che fra il 1965 e il 2017 si sono verificati nove eventi principali di siccità in Nord Italia, ma solo a partire dall’inverno del 1983 sono stati registrati episodi con durata di almeno 15 settimane. Con l’inizio degli anni 2000 gli eventi sono diventati ancora più frequenti ed estesi; tra i più rilevanti troviamo gli episodi del 2003 (35 settimane e 58% di area coinvolta), del 2012 (47 settimane ed un’estensione fino al 75% di area coinvolta) e del 2017 (34 settimane e 46% dell’area totale colpita dalla siccità).

I fattori scatenanti di questi episodi siccitosi sono legati a diversi meccanismi, che sono cambiati nel corso degli anni.

Leggi l'articolo completo di Alice Baronetti e Antonello Provenzale (CNR-IGG) e pubblicato sul Quotidiano della Sostenibilità ambientale Rinnovabili.it.